Rinfrangono spigoli di speranze,
luci soffuse di bianchi salotti,
pitture acriliche, fredde, sincere,
lamenti del vostro opportunismo.
Asciugo le resine dolci e smaltate,
che escono copiose dalle fenditure stanche.
Pronuncio anatemi senza complessi
selezionati da parole confuse,
contraddetti furiosamente, rinnegati.
Similitudine, questo e' il giusto paragone,
la perfetta sentenza che rimane sospesa,
il diritto superiore, la ragione assoluta..
Frugali e gentili illusioni a piedi nudi,
per avere sensazione di fredde armature.
Mi ostacolo per saltare la sbarra,
cosi' che cado inciampato e rassegnato.
Troppo alta, troppo lontana dal mio pensare,
un piccolo centimetro in meno, una riga sottile.
Ma al fine si alza e ricado senza ostacolarmi..