Mia nonna sbatteva l'uovo
per lunghi minuti
in una scodella sbeccata
e senza fretta
ma con amore
aggiungeva lo zucchero
fino a ottenere
una crema delicata
perfino poco dolce
perfetto sapore
senza cristalli.
Chi lo farebbe oggi
senza un frullatore?
Poesia bella perchè rimanda con uno stile semplice ma efficace alla nostalgia dei tempi della nonna che sbatteva l'uovo a mano lasciando la sospensione del giusto interrogativo finale.
Sai Stanislao che leggendo questa poesia la mia mente mi porta indietro con gli anni, quando vivevo con mia nonna e vedevo lei e la sua mica lavorare la pasta per fare dolci o torte.
Poesie come queste, mettono addosso una malinconia che spesso si trasforma in pianto.
Mi piace molto come poesia.
Complimenti veramente.
PRESENTE!
ancora impasto a mano e ti confesso che ne fiondai uno nel secchio, tempo fa... Era un frullatore ad immersione che tuffai in un bel passato di verdure; mia distrazione volle che nn lo affondai bene ma lo tenni un po' in superficie con le conseguenze del caso! PUOI IMMAGINARE IL CASINO!
La nostalgia di questa poesia è completa... c'è l'elemento umano, la nonna, e la natura( l'uovo)... ben resa la nostalgia dei bei tempi andati.
Per rispondere all'ultimo verso: io lo faccio, con uova di galline libere nei prati... ma io sono coetaneo di tua nonna... ahahah... ciaociao
metafora ottima ed hai proprio ragione l'amore, l'attenzione di ciò che viene creato da mani umane non potrà mai essere sostituito da gelide macchine. l'adoro bravissimo!
Stan... il fatto è che con il frullatore la crema non verrà mai bene come quella fatta a mano, amorevolmente, da tua nonna... Molto simpatica e filosofa, questa tua!