Ricordo le sembianze,
come fossero speranze,
di sentimenti sommessi,
disegni, dipinti sconnessi.
Parole che escono depresse,
piccoli rumori privi di interesse,
movimento di labbra asciugate,
rosse un tempo ma ora sbiancate.
L'amor stordito e stanco,
divenuto col tempo calanco,
rifugge dal solco creato,
di cui aveva solo abusato.
Rimane un ritmico deambulare,
sbilenco spartito da suonare,
Do, do, do, re, sol, la, re,
sono solo un piccolo vicerè...