Quel giorno
forai
su un chiodo inaudito
di ornate emissioni
abbellendomi
orai
nessun verso
di sfiorare dai fiorai della mia mente una capocchia di rosa rossa
non si compra né si pensa l'Amore
neanche a pagarlo appendendomi al peso d'oro essiccato d'un falso occhio lacrimante
in luna di copra
cambiai
dimensione
genio
alla mia lampada
donai
una coccarda lacustre
d'astri ardenti
alla mia Ruota di scorta
e colsi nella corte universale della mia anima
attingendo sole
da venti fori oleati di campo
giusto
la desiderata sufficienza
per una così poetica scienza
li tinsi con il sangue deciso di un cuore reciso
arrossendo
nel rituale vitale di una attuale danza nuziale
annunziai
con l'emozione infinita
di un balbettio inaudibile
all'aprirsi della Tua porta foriera di paradisi
Ti adoro fiore mio