La Primavera? Era una ragazzina
bella, fresca, con tutto il crine biondo.
Quando appariva là, verso mattina,
incantato, sostava tutto il mondo.
Giovani e vecchi si rinvigorivano
come ricaricati da una molla:
persino i vecchi dalla carne frolla
vicino a lei un po' ringalluzzivano.
Ventate col profumo delle viole,
un continuo mutare di colori;
inebriati gli occhi, in mezzo ai fiori,
si beavano senza più parole.
Addio, biondina! Ormai la tua stagione
m'ha ricondotto dritto alla stazione
ove finiscon le illusion, davanti
a ricordi appannati, a sogni infranti.