Le mani ruvide ma dolci
stringono il fruscio misterioso
di buste da consegnare
cartoline
che regalano intarsi di sogni
o bollette
da pagare con la voce della maledizione;
quanto può sussurrare la guardiola
che sola udire seppe
i messaggi dei passi
scomposti o fieri
di migliaia di diversi inquilini;
quanto ho saputo ascoltare
al di là della mia missione
di recapitare
di pulire
con stracci diversi ma in fondo sempre uguali
le impronte indiavolate
di chi a volte transitava
avvolto nel cappotto dell'indifferenza
senza sciorinare neppure
una virgola di formale saluto
ancora oggi
vedo brillare i pavimenti
di una nuova cera
e un nuovo sudore
l'androne si gode
qualche frammento di tranquillità
in attesa del nuovo
immutabile brulicare
di condomini imprigionati
tra felicità e frustrazione quotidiana
strizzo l'occhio alla sera
sorridente
per avere adempiuto il dovere
di essere gente per la gente
avvolgo in una coperta di lana
le parole da dire
a quel giovane ragazzo
che ogni tanto mi portava fiori
terzo piano, scala quatro
vorrei dare l'anima
per vestirmi
da dama consolatrice
della sua animaorfana
del lavoro ch tanto amava
e che mi insegna ad amare anche il mio.
Domani arriverà nuova posta
e un altro atrio morso dalla polvere
da far tornare a scintillare
e sarà come sempre
un nuovo
inconsueto raccontarsi la vita.