Il fumo scuro e nero
macchiava e decorava
anche l'ultimo pezzetto di cielo di San Giovanni.
Il frontone sulla piazza vuota
è scomparso dalla mia vista
e grida e tensioni e di confusione
l'aria è pazza.
Che quei padroni lì
con la puzza a naso
sui troni,
dai troni siano abdicati
Che di una società nuova
singhiozzi la folla gemita
o almeno a provarci..
a gemitar più forte
"Ma non è questa la decantata rivoluzione!"
scagliosa la disperazione
della proprietaria dei combustili per roghi
"Ancora a parlar di rivoluzione?"
intonato coro con moraleggiante intonazione
che si scaglia contro una pietra colta nell'intento
di un crollo bancario,
di un crollo in borsa,
di una ipocrisia di massa.
E cosi' quella fuga che
Cagol non terminò
E cosi' quel torero che
Carlo Giuliani non azzannò
E così quella fame che l'incazzato
perbene non può avere
sospesa tra una strada, San Giovanni, e l'altra strada
si mantiene
E portaron dentro della gente i celerini
e costrinsero al condanno e al gabbio la loro anima innocente i celerini
e così il fumo nero e scuro decorava
anche l'ultimo giorno sicuro..
a San Giovanni.