poesie » Poesia sull'amore non corrisposto » Quel che successe dopo A Lei
Quel che successe dopo A Lei
Questo vuol essere solo uno sfogo
per cercar di spegner del cor mio'l rogo,
per esaltarvi, non farvi pietà,
nell'unico modo che so, da poeta.
Non so cosa fu a darmi la spinta
di consegnarLe quanto per Lei scrissi.
Nella giornata di rosso amor tinta
le rivelai quali son miei pensier fissi.
Infilai tra sue cose di nascosto
un biglietto preparato con passion.
Ma come avrebbe al mio gesto risposto?
mi chiedevo, tra rimorso e convinzion.
Inizialmente prese le distanze.
Per certi sguardi e parol si sentiva
la differenza, era con me assai schiva,
ma capivo date le circostanze.
Decise di non parlarne a nessuno,
acconsentiva all'umile richiesta.
Gioivo senza ricever dono alcuno
mentre'l cor mio era tutto una tempesta.
Poi con mio stupor fu quasi come prima
seppur così vicina a me più non stia
e dietro ogni occhiata imbarazzo ci sia.
Forse ha apprezzato mia poesia in rima,
Ma so per certo non sarà mai affar mio.
A confermarmi quanto sia speciale
ciò che accadde dopo stasi iniziale,
e non può che aumentar sempre più'l desio.
E menzogna dir che sto sempre bene
e ingannar se stessi non conviene
varia rispetto a me i suoi attteggiamenti
e in me si susseguono cambiamenti.
A seconda di quel che ogni di accade
la vedo che m'accompagna nell'ade.
Di quanto Le ho rivelato mi pento,
una profonda fitta al cuore sento.
Avviene non in una giornata sola
che m'ignori, commenti acida io stimo,
Si alteri, non mi rivolga parola
come fossi dei suoi nemici'l primo.
Succede lo stesso ma meno spesso
faccia come se nulla sia successo.
Pare quasi solo per convenienza
ma a volte vedo in Lei altra essenza.
Sembra quasi tenga alla mia persona,
l'incondizionato amor non ricambia,
mi sconvolgerebbe cosa contraria,
Fatto sta che divien con me assai buona.
Sorride senza dover trar profitto,
ringrazia con brio quando chiede ausilio
e come prima avea'l cor mio trafitto
ora con far Suo ripara lo squarcio.
E mentre prima era solita alternar
le opposte condotte che ho su descritto
sembra ora esil dolcezza privilegiar.
Tutto questo mi porta a pensar fitto:
Perchè non ricerca più uno schrezio?
perché non vuole che senta in me strazio?
perché è tornata al per me antico idillio
seppur non lasci aperto alcun spiraglio?
Apprese, per Lei sconvolgente, questo
amore mio, ma prima che fosse odio
fu imbarazzo, sua reazion all'inizio,
fu imbarazzo, per il fatto e il gesto.
Ma mutò in odio l'ingenua emozione,
si sentì tradita da mia ammissione
e pensò allor che ogni passata azione
dovesse realizzar mia aspirazione.
Credeva insomma che fosse un inganno,
che non fossi gentile nell'intimo.
Scelse un castigo per darmi malanno,
rapporto non fu più com prima ottimo.
Accadde un giorno che da altri spronato
mi cimentai in telefonico scherzo
e, certamente per colpa del fato,
me la inimicai sul finir dimarzo.
Per caso fu vittima della burla,
non volle capirla mia principessa,
pretesto per sfogar rabbia repressa,
m'attacco e ferì quasi con urla.
L'odio silenzioso credevo eterno,
corrose la mia immagine al suo interno,
quindi un giorno lo palesò all'esterno
rendendo per me questa terra un inferno.
Ma, colpevole d'una colpa minor,
non con Lei per sua eccessiva reazione
ma con me per lieve provocazione
m'adirai credendo ora un mio scherzo error.
Seguì indifferenza l'un per l'altro
ma io, non come Lei, v'ero costretto,
sennò Suo sguardo m'avrebbe l cor stretto.
Non sempre riuscii a esser tanto scaltro
Da sottrarre miei occhi dai Suoi severi,
pensavo ai dispiaceri non piaceri
che questa unione virtuale adesso
dava e aveva all'animo mio trasmesso.
Incrocio Suo sguardo e un muto dialogo
s'instaura, non dura solo un attimo,
non più un fugace tuffo nel Suo animo,
l'incontro non è al passato analogo.
Niente di simile, niente è più uguale,
sebbene sia ancor un fatto casuale:
sono freddezza, distacco e disprezzo
che ricevo e fan mal, non v'ero avvezzo.
E di certo una diversa emozione
quell'altre causarono al suo cospetto
modificando'l su di me effetto:
sparì calore e giunse commozione.
Sebbene questa fosse la premessa
questa volta non abbassai lo sguardo
per dirLe che sbagliai tutto riguardo
Lei, ma ogni scusa rimase inespressa.
Solo il silenzio accompagno l'intento,
così non comprese, anzi s'inasprì ancor
che mia azione sembrava per sfida o amor
e non potei che restar malcontento.
Fui ancor vittima della Sua perfidia
e dopo esser stata a lungo letizia
dell animo mio fu massima insidia
e mi fe cader com non mai in mestizia.
A causa di Sue frecciate e anche offese
giunse all'apice dolor d'allor e ora
e Lei, che era da sempre per me aurora,
cor mio di sofferenza e gelo intrise.
Tuttavia non ne spense mai la fiamma,
sebbene fosse per me esto un dramma,
un fuoco più che di vita d'inferno
e, senza mai rivelarlo all'esterno,
A lungo soffrii e solo per pudore,
per non mostrar che'l mio era per Lei amore
trattenni le lagrime con fatica:
perché volea diventar mia nemica?
Giacchè'l cuore accusa qualsiasi affondo,
facile intuire come soffra e quanto
per quella della sola che ama al mondo
Come avrei potuto resister tanto?
Così un dì che la vidi ben disposta,
abbassando dell'orgoglio la coltre,
chiesi perdono pur temendola tosta:
ah l'amor! Anche ai difetti va oltre!
Accolse subito quanto richiesto
ma non fu solo questa sua risposta,
'ché riprese dopo una breve sosta;
di ciò che mi disse mi sorprese'l resto.
Esitante quasi a provar vergogna
mi porse le scuse per Sua reazione
e ne ammise la sovradimensione,
so per certo non disse una menzogna
'Ché, mentre io a quell'idea ero riluttante,
dopo tanto tempo m'avea parlato
per di più sorridendomi raggiante
e che atmosfera il momento arrivato!
Parole sussurrate per non far rumor
quasi si volesse celarne'l valor,
sguardi bassi che uniti a lieve rossor
fecer pensar a di confronto timor.
Fatto sta che abbassò le Sue difese
e'l tormento che infliggeva sospese,
tornò ad esser con me quel po' cortese
e, naturale, la passion riaccese.
Se vide che ero lo stesso di prima,
o se piuttosto provo pietà per me
e così volle alleviare'l mio animo,
non so e mai saprò, non v'è alcun barlume.
Mai Le parlerò con in mano il cuore,
riuscendo a malapena a sorreggere Suo sguardo.
Purtroppo da subito fui codardo
nascondendo dichiarazion d'amore.
E certo non cambierò atteggiamento
per scoprire quali pensieri ha in mente,
perché dopo tanto scoraggiamento
mi par di viver più serenamente.
È dovuto insieme alla mia persona
e a come Lei ha mutato comportamento.
È particolar quel collegamento
che unisce dopotutto me a padrona.
Perchè alterna, non so se per volontà,
più cruda indifferenza e cattiveria
a una tanto strana cortesia e bontà
che mi pare sia una fantasticheria.
A volte penso sia un mio sogno,
mi tenga all amo solo per bisogno,
poi però accade che in qualche occasione
difenda ad esempio mia posizione,
O ancor ch'intraprenda un atteggiamento
che mi fa dubitar vi sia un progetto.
Perchè allor avere un tal portamento
da riacutizzar ferita nel petto?
È dunque un semplice gioco crudele
il Suo tenermi sempre sulle spine,
senza poter intraveder la fine,
ma sperando non le sia più fedele?
Non pensa certo questo sia facile
ma non crede sia impossibile,
perché nel cor mio divampa un incendio
che non può spegner qualche goccia d'odio.
Però, analizzando la situazione,
convengo sia per Lei contronatura
provocar dolor pari a tortura.
e che non faccia a me tanta attenzione.
Così cerco di trovare una teoria
che spieghi condotta di Sua signoria,
che spieghi perché prima sia scostante,
che spieghi perché poi sia conciliante.
Per questo ora credo che Sua volontà
sia che nessuno creder possa
che l'amo, altresì diverrebbe rossa
in quanto non sarebbe altro che un'onta
D'esser bramata da un tal soggetto,
da un uomo certo di non bell'aspetto.
Per questo si sente malcapitata
e passion non vorrebbe immutata.
Vorrebbe distrugger d'amore'l seme
vorrebbe di Lei non tenessi conto
vorrebbe liberarsi da mio affronto
vorrebbe mutasse in realtà Sua speme.
Ma ora'l seme in pianta s'è trasformato
s'è or, sentimento che impulso avea dato
a iniziale sconvolgente passione,
radicato con qualche innovazione.
Questo è dovuto sia al tempo trascorso
dall'inizio della mia infatuazione
che alla grandezza della mia passione,
è per tanto che forse ha infin demorso.
Inizialmente provavo vergogna
trovandomi per caso a Lei di fronte
o incrociando Suo sguardo all'orizzonte
tanto che avrei preferito la gogna.
Adesso invece è sparito il rimorso
perché dopo un momento di afflizione
benesser fisico e mentale è accorso
e son convinto di mia decisione.
L'unico dubbio che ancora mi affligge
è d'aver perso una buona amica
e sapere che neanche con fatica
sarà tutto com prima mi sconfigge.
Devo dire però che di recente
è Lei che sembra voler parzialmente
ricucir lo strappo fra noi presente;
senza volerlo è ancor più seducente.
In effetti quasi scusarsi voglia
per il Suo atteggiamento precedente
d'ostilità ora con mia meraviglia
mi tratta come o meglio l'altra gente.
Questa Sua tenerezza esagerata
può esser dovuta all'aver compreso
il male estremo che m'avea preso
di cui, va detto, la causa era stata.
Ha forse provato pietà estrema
a aver causato d'animo patema
a chi non ha fatto nessun altro error
che amar essendo un personaggio d'orror.
Da quando ha cambiato sua posizione
m'illudo un po' e cresce ancora passione
a Lei fa seguito disperazione:
m'amerebbe in altra condizione?
Il di Lei inaspettato addolcimento
vuol dir che andrebbe oltre compatimento?
ricambierebbe il sentimento?
Ci vorrebbe un fisico cambiamento.
così pare davvero impossibile
giunger a del desir appagamento,
è normal che senta abbattimento
per natura che m'ha reso inamabile.
La disillusion era in me diffusa
era com La dimenticassi a volte,
non avevo a Lei attenzion rivolte,
poi fu di nuovo Sua essenza in me infusa.
Perchè occhi La scorsero dopo tanto,
capiron perché fin li avevan pianto:
rimpiangevano la celeste vision
senza creder fosse per sua privazion.
Reazion per mimetizzar sofferenza
fu tanto convinta e muta indolenza
che finii quasi per persuadermene
che non l'amassi più e esto fosse un bene.
Ma fu come già detto una folata
a trasformare scintilla in fiammata,
s'incendiò l'animo mio tutto intero,
come un tempo i desideri arsero.
Ogni volta che mi ritorna in mente
è come se L'avessi a me vicina
e percorre le membra lievemente
calor ch'anticipa nuova rovina.
Non posso non pensare a sofferenza
e all'ormai abitual rassegnazione,
ma neanche metter da parte speranza
e di tutte la più dolce illusione.
Ma così rendo l'agonia infinita,
mi sento trafigger da mia regina
da parte a parte il cuor con una spina.
quanto in profondità è sola incognita.
Potrebbe sembrare allora inconsueto
di contiuare alla stessa maniera.
La verità è che mi sento incompleto
e al nulla preferisco bufera.
Il dubbio profondo che mi pervade
è in particolare l'interpretazione
di quello che dice e d'ogni Sua azione,
vorrei si dividesser nostre strade
E poi che mai uscisse dalla mia vita.
son confuso da questa mia ferita
e ultimamente incertezze di sempre
si son fatte assillanti, insistenti e aspre.
E se a cambiare fossi stato solo io?
E se la paura m'avesse accecato
tanto da creder che avesse cambiato
maniere e fosse stato mio lo scoglio?
E stata dunque mia la difficoltà
a rapportarmi con Lei dopo'l fatto?
E, mentre io non ho avuto la facoltà
di restar lo stesso, ha avuto Lei tatto?
Che sia stata solo una mia impressione
che fosse acida, errata riflessione?
Non ha voluto darmi una lezione
e son stato io a mettermi in soggezione?
Oppure è stata realmente cattiva,
e quando l'impulso sente e sentiva
di parlarmi era ed è sol per sfruttare
mia inclinazion per Lei a di tutto fare?
Mi sento allora come su di una barca
che in balia del vento procede a stento
e cambia direzione finchè non varca
il confine dell'ultimo lamento.
Sono i fastidi di prima che fanno
male, e i nuovi, e anche quelli che verranno,
perché è certo che nella mia esistenza
sarò sempre e comunque in sofferenza.
Temo si scopra quel che per Lei provo
per questo faccio maggior attenzione,
ma all'animo che a soffrir non è nuovo
sentir parlare di una Sua relazione
È il maggior e inevitabile dolor.
Parla d'un altro e dal petto strappa'l cor
e ignorando lo getta ai cani in pasto,
mi fa gridar al destino nefasto.
Non è nemmeno troppo gradevole
ricordo di suo animo cangevole,
ho così paura che tutte mie azioni
possan portare a ripercussioni.
Mentre prima l'illuminava l sole
la rotta tracciata dalla fortuna,
seguo ora fioca luce della luna
che per guidar bene è troppo debole.
Sono in balia dei sentimenti,
a volte a quelli d'un tempo simili.
Ma a che scopo emozioni resistenti
oppongo a principi intellegibili?
Perchè sennò oltre ad averne l'aspetto
avrei anche l'animo cupo di belva.
Preferisco labirintica selva
a noioso deserto e cammin retto.
Ho detto tutto il contrario di tutto
e ben poco mi rimane di certo,
se non che sono semplicemente brutto
e suo cuore non troverò mai aperto.
Son destinato a esser lieve vento
che sfiora appena suo viso un momento,
Con carezza presto dimenticata
s'allontana a mai più dall'aggraziata.
Sebbene parli della mia persona,
poesia com mia vita da voi dipende.
Vi esalta per l'ultima volta e rende
omaggio e saluta mia sola icona.
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