stanco
d'esser relegato
nell'angolo buio
dell'abbaino,
tra mille ragnatele
e quintali di polvere
a ricoprirlo
stanco di sognar le stelle
ed immaginare
il canto d'amore della luna
attraverso le grate
di una finestra chiusa
stanco, mio cuore,
violino dimenticato,
attende il miracolo
dell'Amore, magico liutaio
che di lui si prenda cura,
lo ripari, ne accodi le corde
per tornare a vibrare
in trilli d'armonia.
Basterebbe
solo un suo soffio d'azzurro
a toglier polvere
e ragnatele
e farlo rivivere...
povero mio stanco cuore
assetato
di celesti nostalgie!