Schiene, ornate da fisciù di trine intarsiati
lunate su arcolai cogl'anni del mondo
fiandra, in mani ruvide mai dome
per quando il tempo ti farà donna
occhi, d'osmosi vitae
e bracieri consunti a tener fuori giorni di vento
aspettando
la stagione dell'amore che incendierà riccioli ramati
danzeranno
in piazza colma d'aneliti e note spruzzate
da fiati
e sospiri alla Luna nascente, fino
ai primi chiarori d'oriente.