Tal bellezza è la tua per me
Da non capire
Perch' io fossi nata
Senza entrare
Almeno una volta
Nel tuo arcano.
Eppure
Non distinguo cielo
Da laguna
Ferma senz'onda
Appannata dal vapore
fatale del mattino.
Un filare giallo di pioppi
Danzante bastione
All'estremo campo di erica
Che le canne sconfitte
Piegano ciuffi e piumini
Al vento salato.
Spoglia nell'inverno avanzato
Vesti solo
Di nudi versi d'uccelli.
Roseti freddi affondano
radici nel limo perpetuo.
S'alza nel disegno di rette
Insicure
Racchiusa nei ceppi fondali
Torcello,
madre di diffuso silenzio
raccolto nel saio
d'antico campanile
che sulla laguna
comanda.
l'autore mariateresa morry ha riportato queste note sull'opera
Trattasi dell'isola di Torcello che si trova nel cuore della Laguna di Venezia. Molto solitaria la si distingue per l'antichissima torre campanaria, sorgere tra le barène ( terreni paludosi).