È giunta stagione
le reti lasciate asciugare,
le corde seccate dal sole
raccolgono in fondo alla barca
e vanno per mare.
Il sasso rimasto scoperto
si asciuga alla luce
e attende il ritorno.
La spiaggia è deserta.
Indizi sulla sabbia umida
sono rimasti solchi di cinghie
e piedi enormi,
ma presto il primo sole
confonderà le impronte.
I remi intagliano l'acqua
come le vene turgide
per lo sforzo ingrossano i colii,
la schiena è piegata, serrata la bocca
nei denti un fiotto di schiuma.
Ancora non vinta la notte
smorza la voce del vento
compagno dell'eco del mare,
l'acqua fermata dal tempo
risana lo squarcio del remo.
Sulla riva un vocio di luci
S'alternano nella preghiera.