Dall'alto dei ricordi di una vita
Fermandomi a guardare un poco indietro
Come una rosa colta ed appassita
Pezzi da raccogliere, come di vetro
Pur non piango, cupo ed indurito
Per quanto il fato crudo ed assassino
Abbia segnato col suo nero dito
La strada irta e dura del mio cammino
La tagliente falce miete il grano
Quando d'oro tinge il suo mantello
Ma la scura lama cala invano
E mena colpi come di martello
Quando le verdi messi vuol colpire
Privando della vita poco a poco
Chi ancora molto ha da dire
E muto si ritrova, e senza scopo.