Sono ore crepuscolari,
dove il sonno si
infrange in un incubo
e una delusione
vaga dentro una lacrima
amica, come la rondine
instancabilmente
confessa la sua avidità
ad ogni battito d'ali.
Si vive negli sguardi
della gente, gonfi di
linguaggi timidi,
esausti di metafore che
si redimono quando
diventano pietose.
Ma l'orizzonte della vita
é fatto di eterni crepuscoli,
di infinite lotte per la
sopravvivenza di sé.
Pensandoci bene la vita
é già quel sonno eterno.
Il mio furore, però, non si
acquieta.