Rincorro luce apparente,
visione di altra vita,
limite di pensiero.
Codici, lesioni temporanee
di segreti non ammessi.
Le tentate risposte
soddisfano solo lamenti,
rimpianti sorpassati,
attuali sofferenze.
Cerco le colpe,
ma sfuggono ritroso
come impercettibile istinto protettivo.
Confusa abitudine
di percorsi gia' scritti,
di frasi gia' dette.
La mia testa non e' mai in riserva,
sempre piena e pronta,
con prevalenze da gettare.
Non e' piu un gioco,
non piu tempo statico,
solo rimorsi e pena.