Sorprendili
di là da quel laghetto
ove ride Narciso
e si rifà il belletto.
Tra giostre di Ninfe
di baci roseo il viso
festeggian Primavera.
Groviglio di radici
si scambiano le linfe
fino a sera.
Ignorano la spia
di un pettirosso
di lingua dispettosa
lucertola nel fosso.
Grilli e cicale a iosa
assordano tra i cardi
è tardi, è tardi,
è tardi.
Due lacrime di resina
valgono a dirsi addio
d'amor che non si lesina.