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Singhiozzo muto

Sputo al passato con scoppio di botti
quasi interessi, mima il bugiardo
poi tace.
Occhi sbarrati tra 'l polverone
sì troppo amaro fresco di raso
zitti è domani.
Un tricolore cola vergogna
per chi la culla, chi 'l paradiso
per chi la storia o 'l pianto d'un riso
ha sacrificato.. per chi?
Allo sporco e mero avvenire
divora quel dolce fantastico sogno
d'esser qui ora..
io mi vergogno.

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 28/11/2011 17:07
    Il poeta trasmette il suo stato d'animo al lettore che condivide nell'armonia di questi versi

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