Avvicinati, figlio,
raccogli l'ultimo germoglio di grano
ripiegato sotto il calcagno del gelo,
estirpa ogni gramigna che lo ghermisce
sostienilo col tutore dell'Amore.
Così cura te stesso.
Virgulto di uomo.
Stirpe regale tu sei, figlio!
Cambia vita, amala
perché ti fu donata con amore,
irrobustiscila di virtù.
Irrorala, nutrila di luce.
Figlio, non affidare all'inganno dello sballo
il senso della tua vita,
non spenderla d'azzardo, con voli di Icaro,
in bilico tra le rupi, per provare l'ebbrezza
di un volo difettoso, che ti faccia sentire
eroe per un momento.
Spendila in fatica di sorrisi.
Spendila costruendo il tuo domani.
Guarda ed ammira,
con quanto amore intesse
la sua tana, la volpe astuta,
e come affastella briciole di sole,
la cinciallegra,
nell'affanno dell'incombente stagione.
Ricercane il senso,
cogli le sue forti fragranze,
ammorbidisci angolature stridenti,
appiana ogni dosso,
adornala di bellezza, la tua vita.
Alimenta i mattini con le molliche calde
di un pane di speranza,
che sola, dipinge
i verdi sentieri del futuro...
Amala, figlio! Vivila,
colorala di senso,
e non avrai vissuto invano, la tua vita.