La tua bramosia
D'amore ardente
S'insinua tra le viscere
Calde del mio
Corpo inerme,
Come flutto marino
Testardamente varca
La soglia preziosa
Del mio intimo.
La carne blandisce
L'anima abbandonata
Dell'uomo
Al tuo cospetto
Ch'ora pulsa, s'agita, strepita
E tu perpetui tetragona
I tuoi sublimi intenti
Senza posa alcuna.
Scorrono i nostri spiriti
In letti di argilla,
Confluiscono placidi
Mentre l'abbraccio delle membra
Soffoca l'enigma della vita.
Ma ti prego,
Toglimi quel dito dal culo.