Tornano altaleni giorni di sere
e mattini e umido alle ossa. Tornano come un tempo
e tutta sei anche nel ricordo di altre che ebbi. Sempre tu
uguale a oggi, tutta dedita a consacrare il mio cuore e il tuo.
Nulla può cambiare quel ch'è stato. Non cambierà il tempo che sarà.
Inequivocabile ormai il mio tempo di te vive,
s'imbruna e s'albeggia
raggela a dicembre, si desta al letargo ai primi tepori di ogni marzo che torna.
Io
sono come quel filo d'erba
mai domo
tra pietra e pietra, tormentato dal salino
sull'olivarella.