Vorrei viaggiare per mondi e tempi diversi.
Visitare vulcani lunari di occhi persi.
I monti di venere e le sue valli chiare e scure,
ancora sconosciute, ammirare.
Quel sogno languido e lascivo
che il pensier mio sempre affossa.
Il vile arriva oltre,
dove il non voler dell'altro, crede possa.
In terra, di tutto avere visione imminente.
Godere di vita, non solo con la mente.
Donare il cuore al nuovo,
che sia l'anima fonte di ritrovo.
Perdersi nel pensiero non sia cosa longeva.
Meglio di natura spegnersi prima,
o non essere mai stati figli di Eva.