pellegrina d'amore, alla tua porta
bussai:tu mi apristi.
E nell'immediato
il piccolo miracolo
della primavera avvenne
che mutò il crisantemo
in fiordaliso.
Oh magnifici giorni
a tenerti stretto sul cuore
tu mio piccolo, grande tesoro
sogno di pacifiche notti
ringraziando d'esser viva!
Poi, l'antico autunno
e il mio destino di sempre.
Tu richiudesti la porta
e tornai ad indossare
l'abito grigioperla della pioggia.
Ora che ritornata sono
a passo a passo
sulle deserte strade
per maledire e ribellarmi ancora
invidio
il pellegrino senza amore
che nulla sa e nulla chiede
e segue con l'occhio vinto,
rassegnato e dolce
il volo delle foglie a disperdersi
sotto l'azzurro gelido del cielo.