poesie » Poesie sulla politica » È passato il ventennio?
È passato il ventennio?
Come spettro mi trasformo
e provo ad esprimere
un pensiero semplice
vedo gioire per un nuovo avvenire
comunque manipolato
da burattinai feroci invisibili
tanta gente per una bandiera
o per un altra
nella direzione del mondo unico
ma drammaticamente segmentato
in umane tribu, sempre più
disumane e disunite
da vil pecunia, l'uno contro l'altro
o necessità di sopravvivenza
urgente e non procristinabile.
Ma mediaticamente
è il cambiamento!
È passato il ventennio!
Evviva! Finalmente!
Ma finalmente cosa?
Lungi da me il giudicare
Al posto dell'ex-industriale
cabarettista, cantante
one-show-man
che poi la brace non è spenta
ecco al suo posto
l'uomo del rigore!
Che di mestiere fa il banchiere...
Che tutta l'Europa è stretta
nella morsa della speculazione
umanoide-finanziaria-tecnologica
mentre gaia respira a fatica e sputa
e noi granelli di sabbia si affoga
o si brucia.
Perchè è la crisi
che si vuol tamponare!
Dobbiamo dare un messaggio
al mondo intero.
Ma di che?
E perchè?
Sarà che contintue
gocce di paura
e di viver dissennati
fanno una profondità oceanica
senza acqua.
E sul fondo l'astronave
del pianeta tremiladue
è atterrata.
Ed ecco ancora a parlare
i soliti extraterrestri
in televisione.
Noi impigliati
in ragnatele strappate
dobbiamo scappare
per evitare di continuare
ad esser spolpati.
Per ritornare vivi
e più forti di prima
magari
con un semplice fuoco accanto
e un essere sensibile
che ti vuole bene
anzichè cinque televisori
venti telecamere
cinquanta computer
settecento pasticche
miliardi di auto parcheggiate
fuori, o in movimento caotico
e catastrofico.
Mi sono perso.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0