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5 madrigali sulla sfiga
D'accordo, al mondo c'è anche di peggio:
le sfighe che fin qui mi son successe
erano e sono in parte risolvibili
e alcuna si è risolta in un passaggio;
ma altre no ed han lasciato impresse
ferite gravi ormai non più guaribili.
D'accordo che bisogna aver coraggio
e non lasciarsi andare all'insuccesso
ma la sequenza è lunga, il male grosso
e ormai non è più marzo aprile o maggio.
Certo provarci ancora e ancora e sempre
dovrebbe essere, e finora è stato,
il mio leitmotiv; e non l'ho cambiato.
Però non è che sia servito a molto:
ho ancora tanto, troppo d'irrisolto
e non ci sono in vista grandi imprese.
Anzi, sto in una strada a luci spente
dove non passa un cane, il tempo è poco
ed io mi son stufato ormai d'un gioco
in cui per ben che vada son perdente.
Certo, anche star qui a far poesie
non mi aiuta oltre un certo livello:
ero troppo abituato a fare il bello
e cattivo tempo nonostante tutto
ciò che mi è capitato. Troppo brutto
gestir vuoti, ansie e malinconie;
troppo amaro muginar sulle perdite
se ogni fibra di muscoli e cervello
non chiede che interrompere il rovello
e ributtarsi in cerca di rivincite.
Ma sempre meglio del vuoto assoluto
di cui è fatta la giornata tipo
di un disoccupato obtorto collo
è il ricercar, fuor dell'anacoluto,
qualche verso che dia senso forbito
al proprio inutile e forzoso stallo.
Per questo frugo ed assembro parole
che sfoghino e ricreino emozioni
che in questo periodo di costrizioni
mi pressan forte tra anima e cuore.
Anima intrepida e cuore sconfitto
non più votati che al risentimento
per un inane e insistito tormento
che ancor non finisce. Cuore trafitto
in troppe battaglie, anima d'uomo
atterrato, anche se ancora non domo
che ringhia e scalcia e sproloquia eresie
per liberare il veleno che ha dentro.
Ma anche che legge e compone poesie
per conservare il suo bene e il suo centro.
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0 recensioni:
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- 5 stelle per te... ottima
- Nel leggere questa tua poesia, stilisticamente molto diversa da come scrivo io, ma non per questo ( anzi) non valida, scopro che quello che dici di te o per te, vale per tanti di noi, quasi tutti. Tu hai presentato un po' una diffusa condizione umana, sulla quale rifletti e mi ci ritrovo. Anche per via dell'età... purtroppo l'esperienza di vita vuole il suo tempo. Dove le strade deviano è che vorrei consigliare ( permettimi) di non coltivare risentimento e relativo veleno. Liberati da questo noi siamo capaci di grandi cose anche spirituali. L'ultimo verso lo sottoscrivo in pieno e grazie di avercelo comunicato. A rileggerti, ciao
- grazie, faccio del mio meglio, poi come vuole vada...
- Treni persi, sfighe e sorpassi pericolosi nella vita e' inutil esser muscolosi.
- lirica molto apprezzata
- Un sfogo che scrivendo ti da modo di esternare il tuo risentimento nei confronti della vita... ma non ti arrendi
e guardando a quel centro vai avanti... bravo.
- Un cuore trafitto non sempre è sconfitto, certo per le vicissitudini è afflitto ma conforta un po' non rimanere zitto. Piaciuta
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