Mi fa piacere rileggerla, caro Vincenzo, così come constatare che, tra i suoi versi come sempre di buona levatura, lei istituisca un rapporto molto stretto tra felicità e musica. Un rapporto che, quando mi metto a torturare (non voglio dire a suonare perchè sarebbe eccessivo) il pianoforte riesco a creare costantemente trovando così nuove energie per poter proseguire in questo malfermo cammino dell'esistenza umana. Scusi se ho parlato troppo di me, comunque effettivamente dobbiamo saperci fare suscitatori della felicità, ovvero esserne demiurghi senzxa pensare che ci debba bussare lei alla porta. Siamo felici in quanto sappiamo essere creatori di felicità. Felicità e creatività, del resto, fanno rima. Possibilmente anche per chi ci circonda e non solo per noi stessi.
Cordialità e complimenti.
Versi intrisi di luce, attraversano l'anima del lettore fino ad illuminarne il mondo dentro. Complimenti
Anonimo il 13/11/2011 14:09
Bello questo momento che stai vivendo... e ti auguro sia eterno perchè leggo nelle tue poesie la felicità vera, non solo scritta, anche vissuta... credo che fra un po' dovremo farti l'antidoping, vinci con troppa facilità... ahahah... a proposito, ho scritto un racconto sul mio, di doping... forse lo pubblicherò... ma un po' mi vergogno di essere caduto tanto in basso, per una medaglia... ahahah... ciaociao, Grande.
Meraviglia di un poeta!!!.. sai bene cosa è la felicita'!... un sentire che appartiene a chi sa amare con tutto il cuore...
SUBLIMEEEEE... Tu Vincent sei poesia che respira...