In questo stupido tempo che
mi allarga crepacci di noia
e solitudine nera
nel vuoto quotidiano
e mi sopporta ancora
mille caffè e più sigarette
a volte rileggo qualcosa
di noi e lo stupore
riesce sempre a sorprendermi
per la millesima volta
che è sempre la prima
e la più bella
e la più appassionata
e la più dolce
insieme alla più
amara e ingiuriosa delle morti
di un uomo