Ho visto una porta.
Ferma ed immobile,
sospesa ed incastrata
tra le mure dell'incuria umana,
nella perdurante omologata informazione
priva di ogni ragione d'essere libera ed incondizionata.
Quella porta è ferma.
Quella porta è incatenata.
Quella porta è sempre là.
Una catena.
La voce della ribellione
è la tenaglia
che romperà le catene
della prigionia
di tal ignobile agonia.
Imprigionata nella prigione
del potere che pretende di ammaliare
la ragione,
per governar la nave del sistema
per le tempestose acque
di una società giunta
al bivio dell'esistenza.
O ribellione,
o prigione.
A noi la scelta.
E la porta ferma ed immobile
è sempre là.
La guarderai,
la sfiorerai,
la libererai.