Nel mio vagare
ho sogni spenti
come pietre appuntite
tra le dita
chiuse da scarpe di fango..
Fango di poteri
che non hanno giochi,
solo ordini
di giacere nell'inferno
adulto.
Piango,
non asciugano
mai di carezze
la mia paura.
Dove sono le fiabe
a gestire il mio respiro
di fantastici lidi
d'amore,
dove sono sguardi
che premurosi
abbracciano
i miei brevi anni.
Eppure sono un bimbo,
vedete, ho piccole
ancora le mani
e sono solo fazzoletti
che stropicciano
gli occhi della mia infelicità