Quando Dio pensò
alla lacrima, pensò a te.
E creò i tuoi occhi, da cui
lenta discende,
sorgente da cui bere.
Quando Dio pensò
al suo greto, pensò a te,
dolce declivo.
E creò il tuo bel volto,
per farla adagiare.
Quando Dio pensò
ad Amore, pensò a te.
E creò la tua bocca,
carnosa e dolce,
e il suo sorriso da poter baciare.
Quando Dio pensò
alla terra, pensò a te
e creò i tuoi seni,
delicati e bianchi;
sodi e lisci, a cui Eros attinge.
Quando Dio pensò
al Creato, pensò a te
e s'inventò il tuo corpo:
melodia e canto.
E finalmente,
quando Dio si riposò
Pensò a te.
Ai tuoi occhi e alla tua bocca.
Al tuo volto e al tuo seno.
Al tuo corpo.
E creò l'emozione.