Notte,
oscura i cieli con i tuoi manti
ben venga l’ora
meno amata dai mariti
che dagli amanti.
Così
la traditrice si presenta:
ridente
col suo devoto intorno
ardente
come il fuoco tormentoso.
Gettando alle ortiche ogni pudore
Si riempie d’ogni allegro passatempo
E paga il pentimento
Prima ancor di ritornar devota.
Peccato è il tradimento,
dal pulpito una voce,
t’attenderà il fuoco e pene dell’averno!
Amici miei!
Quand’una è sfinita
di vivere l’amore spoglio e nudo
senza una salsa a insaporire il sugo,
per ritrovar l’amor novello
non sta a pensare a questo e a quello.
Si prende un altro o
tuttal più quello di un’altra!
Alle golose,
umilmente, vorrei raccomandare :
prima di affrontare il tradimento e
rendere il fuoco meno tormentoso di mettere da parte
il sentimento per tornar moglie fedele al devoto sposo.
A voi,
ben pensanti voglio soltanto dire :
i peccati della sposa van presto perdonati.
Son giochi innocenti!
Follie di un momento!
Un alito di vento!
E poi che vuoi sia…
se resta allo sposo
la sposa e l’armonia!!!!!