Non lascerò che entri nel cuore
questo nevischio d'ottobre.
Ho sulla pelle le tracce di un sole agostano
che non vorrei sfrattare dalle membra.
Mi adorna ancora di tepore
Mi seduce di frutti mielosi.
Non voglio socchiudere l'uscio
alla nuova stagione
che d'incognite ha piene le giare e i palmenti.
Ella avanza prodiga di mosto novello
di asprigni cotogni
e vellutati melograni.
Esibendo credenziali di precoci brividi s'insedia
a raggelarmi l'anima contadina
Oh mio sole, non lasciarmi, resta.
C'è tempo per cedere lo scettro al generale inverno
che a pugni stretti respingo oltre.
Oltre le vetrate degli occhi!