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Solo il buio
Stanco, sfiduciato, depresso,
quasi distrutto
vorrei che tutto finisse
se solo osassi...
Il passato è ormai andato
il futuro è già morto,
solo, con una manciata di cerini,
la luce ha un blackout
mi è indifferente,
le prime ombre della sera calano
tra poco sarà buio.
Non temo il buio, ho paura del buio.
Da tanto non mi guardo dentro
non ne avevo il bisogno,
ora sì
la voce della coscienza
mi esorta a farlo, ma
non so da dove iniziare.
è più semplice farlo dalla fine,
Il buio dovrebbe aiutarmi, invece
mi frena, mi distrae, mi scoraggia.
Non temo il buio, ho paura del buio.
Accendo un cerino,
come un flash abbagliante
ripenso agli
ultimi avvenimenti,
non mi dicono niente
non hanno influito più di tanto
sulla mia disperata solitudine
risultato di una lunga serie
di ipocriti compromessi
e meschine rivalse.
Il cerino si spegne.
Non temo il buio, ho paura del buio.
Accendo altri cerini
ad ognuno di essi corrisponde un ricordo
sempre più indietro nel tempo,
come i cerini anch'essi si alternano
ora belli ora brutti
sono freddi, privi di sensazioni
scarnificati dalla vita
ma niente sensi di colpa
rimpianti, nostalgia, rammarico,
niente più odio, gioia, amore,
si susseguono
micidiali, implacabili, indifferenti,
ancora un cerino che si spegne.
Non temo il buio, ho paura del buio.
Come nuvole vaganti
che offrono tratti di cielo sereno
qualche ricordo lacera il guscio che mi avvolge,
timidi sentimenti riaffiorano,
rivedo i primi passi,
guardo compassato
vicende e persone
oggetto e soggetto della mia debolezza,
male fatto con cattiveria
e subìto con altrettanta passione,
luci ed ombre del passato
luce e buio.
Non temo il buio, ho paura del buio.
Gli anni della adolescenza
quando gettiamo il seme della vita
che taglia
il cordone ombelicale con la famiglia
offrendoci le prime possibilità
di valutare, giudicare, individuare
gli errori da non imitare,
perché poi diventano forieri di distacco
a volte insanabile,
anni nei quali
la vita ci scotta
come gli ultimi cerini.
Non temo il buio, ho paura del buio.
La scatola è ormai vuota,
ne rimane infine uno solo,
non ci sono più ricordi
ma solo sensazioni
quasi ancestrali,
non ci sono immagini
ma inconsci ricordi di contatti,
delicate carezze,
aliti caldi,
onde sussurranti,
tepori protettivi,
oltre non vi è più nulla,
non oso rivolgere il pensiero alla fine
si confonde troppo con l'inizio,
l'ultimo cerino ha compiuto il suo dovere
e si avvia a inoltrarsi nel nulla,
tra poco rimarrà solo il buio.
Non temo il buio, ho solo paura del nulla.
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2 recensioni:
- i ricordi tornano a far visita ma facciamo in modo che siano quelli che ci fanno rivivere attimi belli... allora si che i cerini li accendiamo volentieri! Un introspezione un poco sofferta ma apprezzata perchè sincera!
calla il 08/09/2014 19:59
bella davvero!
Accendo altri cerini
ad ognuno di essi corrisponde un ricordo: paragoni cerini a ricordi solo che credo i ricordi di solito per me restano i cerini si sfumano.
- Grazie Rossana
Anonimo il 06/12/2011 09:22
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh? what???!!!
- Grazie, sir Francis.. BrakeBongio
Anonimo il 04/12/2011 14:11
... una lunga, e mi pare sofferta, poesia... molto onesta, ben pensata, e molto equilibrata... sembra un gioco, una ballata, molto triste... sì, anche tu non posti granchè di allegro ultimamente!... a me il buio affascina!
- Ehilà Bruno, ben tornato dalla crociera! Immagino che ora avrai parecchi arretrati. Comunque è un vero piacere sentirti e... grazie per l'apprezzamento.
Ciao
- Grazie Nino, è un piacere sentirti.
- Una introspezione cruda... analitica... si legge la tua disperazione, la tua voglia di raccontarti. Il buio fa paura... ma fa anche comodo. Al buio ci si sente indifesi e molte volte anche protetti... dipende dalle situazioni interiori che viviamo. A volte l'anima ci mette con le spalle al muro e penso sia un po' il succo di questa tua bellissima poesia.
Mi è piaciuta molto Michele. Molto.
Anonimo il 27/11/2011 18:16
Un vero e proprio inno alla vita
Anonimo il 21/11/2011 22:18
Era un tuo racconto o mi sbaglio? vedi Michele che avevo ragione a dirti che facevi poesia quando "raccontavi"?! Bella introspezione, quando gli anni che passano ci fanno guardare più spesso e in profondità nell'anima.
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