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Custoza

Verdi poggi morenici,
alcove di nobili viti
avvezze ad un sangue
versato per sconfitta,
tra voi oggi passeggio
figurandomi la scena
di quell'estivo giorno.
Una folata di vento
caldo mi rammenta
il fischiar dei colpi
rasente il capo;
un volo di corvi
indecisi sul verso
somiglia alla corsa
dei barellieri;
l'improvviso zittirsi
di qualche cicala
dolente rievoca
l'esalar delle anime.
Quell'uomo su in cima
mi pare il sovrano
che pensa al proclama
e il suo sguardo
corre lontano.
Il tuo nome, Custoza,
è scritto sui libri,
ma il tuo suolo
è più di una pagina
da cui imparare:
ancora riemergono ossa,
che intatte o scheggiate
lasciano intendere,
a chi oggi lo voglia,
l'immutata lezione
della nostra storia.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Giacomo Scimonelli il 20/12/2011 23:33
    tanti morti per la solita guerra che l'mano non potrà mai mettere da parte.. una sconfitta per gli italiani.. ma penso una sconfitta per tutti... i morti non hanno nazionalità...
    versi profondi per un dramma.. quello della terza guerra d'indipendenza.. che mai verrà dimenticato... come tutte le dannate guerre

2 commenti:

  • Giacomo Scimonelli il 20/12/2011 23:35
    scusami per ''l'mano''... volevo scrivere l'umano... purtroppo non si possono effettuare correzioni...
  • Giacomo Scimonelli il 20/12/2011 23:33
    tanti morti per la solita guerra che l'mano non potrà mai mettere da parte.. una sconfitta per gli italiani.. ma penso una sconfitta per tutti... i morti non hanno nazionalità...
    versi profondi per un dramma.. quello della terza guerra d'indipendenza.. che mai verrà dimenticato... come tutte le dannate guerre. complimenti

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