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Avis sez. agnosine bione
L'Avisino è un cittadino, che allunga il braccio suo e
permette, e non è un sogno, il prelievo del suo buon sangue,
da donare a chi ha bisogno
Il malato, tornato sano, ringraziare vorrebbe il braccio
ma tutto resta nell'anonimato, e
ogni beneficio, va a favor del risanato
Con questa introduzione voglio dire un caro grazie,
a chi con atto generoso, dona del proprio, affinché uno malato
possa vivere normalmente, dopo essere curato.
Oogni adulto sà che la vita, è un bel dono di natura
e, che malgrado sia un regalo, qualche persona,
ha più bisogno di un altra, di attenzione e cura.
Ed ecco che allora, noi diciamo a chi nel sangue ha la
salute, di donarlo AD UN FRATEL malato,
affinchè si senta meglio e non quasi trascurato.
Eran passati circa 11 anni dalla fine della prima grande guerra,
che ex soldati e non tali, per non scordare tanti lutti, ferite e sofferenze,
hanno organizzato l'avis confidando nella generosità di tanti e,
nelle positive conseguenze.
I governanti degli anni 1939 e 40, total privi di memoria,
per nulla soddisfatti dei ricavi conseguiti nella guerra precedente
ne hanno scatenato una mondial seconda, perché ogni litigante
era convinto, che con questa,
poteva estendere il suo potere a spese del rivale,
e subire per sé poco danno e poco male.
Ma tutti sanno che così non è andata,
ma solo morte e distruzione è a noi restata.
L'AVIS sezione nostra, è nato negli anni sessanta, ed attraverso
quel buon gesto, si è voluto ricordare qualsiasi soldato non tornato.
Che è un dolore nella memoria,
anche se il medesimo, fosse scomparso, per eroismo o per riconosciuta gloria.
Infatti infinta la sofferenza dei familiari,
che attendevano il ritorno dei lor cari,
mentre questi eran dispersi oppur caduti e, per sempre non veduti.
Ed ecco allora gli avisini, che nel cuor avean tristezza e,
desiderio di riscatto e civile azione,
dedicare a quei ragazzi, ogni volontaria ed utile donazione.
Di sicuro è orgoglioso l'avisino donatore che sa di fare una buona
azione quando, riempito è il sacchetto della sua donazione.
Inoltre il donator non sceglie a chi dare oppur far senza,
perché per lui sono tutti uguali se necessaria è l'assistenza.
Ora noi diciamo grazie, a ognun che si è impegnato in questi 50 anni.
ad organizzare le strutture ed i volontari con nel cuor voglia di fare,
ed affinchè siano sempre stati un buon numero e contenti di donare.
Un sentito grazie va all'attuale PRESIDENTE, ed ai suoi collaboratori
che con le sue iniziative ed entusiasmo, hanno fatto sì che gli avisini non
siano sempre quelli,
e che i nuovi giunti si sentano con i già presenti, fra di loro:
TUTTI FRATELLI.
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- Una poesia di contenuto notevole ed un tributo a tutte
le persone che partecipano da numerosi anni a questa
associazione anche in ricordo di chi non c'è più.
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