ci acquattammo sotto un grande tappeto rosso e ballammo a lungo
mentre i bambini facevano strani disegni con gli elastici tagliati.
A quelli che non riuscivano più a sognare
venivano messi nasi posticci che diventavano verdi poi rossi e suonavano strane melodie.
Non restavano certo fermi i disegni,
cercavano in modo quasi impercettibile di forzare le cornici
e così piccole gocce di colore cominciavano a trasudare e mescolandosi attraversavano le pareti sparendo dove non sapevamo.
Fieri di loro,
si sentivano voci con questo tono
ma credo che fossero parole raccontate da qualcuno
forse dai più speranzosi.