Ti guarderò sempre con gli occhi selvaggi di un ragazzino
che per un Nulla piange
e ride di Tutto
il pugno duro e le carezze seriche del tempo non possono ammansirli fra i loro cirri
Amano
Amore mio
fra le inferriate del sole
vivono di favole
come io
vivo di Te
nutrendomi di miti e leggende
per donarti e donarmi
in uno scavo toracico
un cuore d'assoluto cielo
i bambini cullati fra luminose braccia sorridono sempre nel paese dove splendono giorno e notte in vortici di vento le stelle
l'Eterno
Amante del suo Principio in un dono esuberante di gioia fece l'Amore con Sé
Stesso
eiaculando dal Suo invisibile corpo l'universo Materiale
Ti creò Donna e Madre
Culla di ogni Eternità d'Amore