Tra i tuoi capelli vedo le stelle,
nei tuoi occhi la furia del mare in tempesta,
perchè balli ancora anima in pena?
Tra le segrete dei vizi hai passato le ore,
beandoti dell'ambrato gusto del potere
e delle sinuose grazie del piacere.
Le tue mani reggono ora le follie
delle tue esistenze, le tue maschere
si sciolgono al sole come ghiaccio di primavera.
Il tuo spettacolo è finito, commediante,
ridi, salti e canti ancora,
accompagnato da un vecchio violino.
Tra le ombre del tuo passato vedo la notte,
nello specchio dell'anima un baratro di spine,
perchè balli ancora anima in pena?