E, quella ossessione della sera
mi porta incessantemente
il gusto, di mareggiata che allo Scirocco obbedisce
il gusto, di olive fatte olio
e d'unguenti per farti bella
stanotte
refoli collinari, mi portano
per sentieri senza tempo
che un tempo
si percorrevano insieme verso il futuro
costellati
di fuochi oramai grigi di cenere spenta
non s'alzano
volute profumate d'essenza mai dimenticata
col respiro corto
che sa d'affanno ma non è
che sa d'amore promesso e, di certo non è
che sa, ma chi lo sa
a che servirebbe saperlo