Un lento fluire di ombre
si palpa nell'aria.
Le braccia cariche di ricordi
dolci e quieti.
Un passo, una voce
che ancora mi parla, piano
cantilena d'infanzia,
piano,
il pruno si spoglia
ad uno ad uno
del fogliame,
come gli anni verdi
dal corpo,
fuggitivi.
Forse,
inavveduto,
il piede ha già varcato
la temuta soglia,
impercettibile
l'onda lunare
che ingrigia la chioma
d'ulivo.
Ad uno ad uno
chiamerò i sogni per nome.
Sul mio cielo
sorgeranno, come
grafiti di sole,
nella notte.