Abitante del tempo...
nell'eterno dì che segue il sabato,
dolorosamente nella notte della Fede,
indomito corro con Pietro
di buon mattino verso il Sepolcro.
Continuano il peccato e l'umana condizione
ad impedirmi di riconoscer il Redentore.
Ma lo Spirito, che mai s'acquieta
la mia Imago mantiene inquieta.
La luce della Fede mi prese allor per mano
e mi condusse ove piegati eran i sacri lini
e caddero... eziandio le cateratte dagli occhi...
e la mia anima gioì esultante...
vide...
... e credette...