Per sempre starei in tempesta
per vedere la quiete
tra docili alberi in fiore.
Io vorrei più sole,
una regina della natura
da poter venerare,
dietro nuvole di pioggia colorata,
strade di deserto in fiamme,
fiori grigi sui cigli,
allora andiamo!
È un gioco da peccatori:
contrasti di luci selvagge
confusi in foreste innocenti,
dissi di non tornare
ma canto per decantare
mi siedo per imparare
di nuovo a volare,
soffrirei nella calma fragilità;
ti porterei con me perchè
mi dai vita e tempesta.
So che con te riuscirei
ad incantare la mia noia,
fermarla e poi ignorare
bui senza senso ed indolori
colme di vuoti senza muri,
ma sconfinata mi sento io,
i nostri limiti sono aldifuori
della magia intorno a noi.
Se non vuoi ma tu puoi
alleviare la tua ira
di non riuscire a esser leggero,
spingi piano questa porta,
aprila un poco per volta,
e poi prendimi e t'accorgerai
di questo mondo strano
fatto all'ingiù, ci sei anche tu
ci sei anche tu a vedere,
è il sole in tempesta.