Oggi è S. Martino
ed io, ricca di anni,
entro
in spazi di mia fraternità.
Mi accolgono sorrisi
e voci amiche.
Cammino e laggiù intravedo
altri volti cari,
immersi
in fumo odoroso
di carne arrostita
su vivida brace.
Intanto dentro i "caliaturi"
le caldarroste scoppiettano gustose.
Ora, nel vasto salone,
festoso di canzoni,
in ceste adorne
di biancore di pace,
profumano i panini.
Ne prendo uno e lo gusto.
E d'incanto mi ritrovo
su lunghe scalinate
del mio paesello montano.
Ma chi m'insegue festoso?
Mi fermo,
guardo,
rido.
Ora mi accolgono,
calde d'amore,
paterne braccia.
E dolci ritornano
antichi sapori
di festa paesana.