Gelo, nel sonno di una bambina
incapace di star ferma;
gelo, per quell'orrenda luce
che si spinge nel buio;
gelo, ogni qualvolta pensa di appartenere a quell'essere.
Così distante, così precoce, così finito.
È questo il mondo che incalza i suoi pensieri,
in modo barbaro.
E non comprende quella sua brama di tranquillità,
di mente austera, di cielo stellato.
Rimane sospesa, intorpidita dal gelare delle caviglie,
e poi su.. per i polpacci fini,
come quando, bagnata dalla pioggia,
un gatto rientra in casa con la coda all'insù,
scrollandosi di dosso tutto ciò che lo "impiccia" .
È latente quella voglia che ha di asciugarsi;
non sopporta quel freddo, ma non lo teme.
Forse è per questo che continua a combatterlo,
cercando disperatamente un'alleanza con esso,
Non si dissolva
e non si riduca a farle sentire il petto battere,
quando non ha più coperte!