La mia città mi guidava all'interno del suo nucleo.
Spesso la sera era il momento propizio in cui io approfittavo di guardarla e lei si lasciava timidamente scoprire.
La luce della luna illuminava i suoi anfratti, i tesori d'arte, sui muri, sopra le porte, il lastricato e le strade umide.
Spesso ho visto apparire di colpo il passato e il tempo che immobile mi osservava, un suono lungo m'inebetiva, mi sentivo vibrare di sentimenti altrui;
Il mare rifletteva i tetti delle ville, i campanili delle chiese e le dimore antiche dove sopra la vecchia calce germoglia ancora parassiti verdi