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Venuta
Appena mi sfiora
strappo i vestiti
come fossero
in fiamme,
mi metto sopra
e m'impadronisco
tutto di lui.
Avanzo,
indietreggio,
insomma
mi metto comoda.
Rido fra le sue labbra,
parlo con la sua bocca,
sudo nel suo corpo,
ci vuole
ritmo
per queste cose.
Richiede
intensità,
guizzo,
indecenza.
Bevo avidamente
i suoi baci,
m'insinuo
nel caldo
della sua pelle,
urlo,
grido,
precipito
negli inferi
senza ritegno.
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1 recensioni:
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- sono daccordo con lilly e ribadisco per questa la recensione fatta per "tango argentino" anche se qui mancano quei due o tre versi che mi hanno colpito nell'altra. Un consiglio: secondo me sei brava non rendere tutto cosi evidente e fai lavorare un po di più il lettore. Ciao

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