Hoerdelin parlava del poeta come di un vasaio che fa vasi sempre più grandi per contenere l'universo... in questo senso sì è un costruttore di archetipi che esiste con difficoltà e timidezza nel mondo reale... tanto che, ad esempio, Montale diceva di se stesso di essere un giornalista..
Parafrasando Cartesio, caro Vincenzo, si potrebbe dire "descrivo dunque sono". In effetti l'universo, cronologicamente, non è venuto dopo di noi, ci precede e ci seguirà, non ne siamo che un passaggio tra tanti. Ciò che però noi abbiamo è la capacità di sapergli dare un significato pregnante attraverso quanto esprimiamo. L'universo in sè costituisce, per quanto fascinoso lo si debba legittimamente considerare, un soggetto neutro, tuttavia ricco di forza evocativa in potenza. Ecco, ciò che ce lo fa amare è proprio il fatto che cerchiamo, con le nostre parole, di "strappargli" questa forza evocativa rendendola eterno presente. Tu lo sai fare assai bene e non è la prima volta che te lo dico. Ma mi piace ribadirtelo. Un abbraccio.
il poeta precdede l'attimo... il pensiero stesso.. costruttore di modelli che insieme danno luogo ad un inconscio collettivo... grande vincenzo... grande poeta... complimenti caro amico
Anonimo il 11/12/2011 19:46
Quello che fai tu, in definitiva... crei archetipi viventi, simboli, forme primitive di pensiero scevre da contaminazioni... grande poesia... tra i miei preferiti. ciaociao