Nel tempo che passa,
nella luce che lenta sbiadisce,
invano cerco di immaginare
quel viso che mai potei vedere.
Ti avrei dato il mio nome,
ti avrei lasciato il mio cuore,
e invece lì dentro sei rimasto,
in quel muscolo vecchio
che palpita sempre più piano,
in quell’illusione
che è ormai
solo il ricordo di un sogno.