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Anonimo il 13/12/2011 21:22
In questo scritto Elisabetta Fabrini riesce, ancora una volta, a comporre contemporaneamente un haiku tradizionale, anche se il kigo è al primo verso, ed un senryu, cioè un haiku che ritrae l'introspezione della poetessa. La metrica è impeccabile anche senza l'adozione della crasi nel secondo verso e questa scelta di parole semplici così abbinate è frutto di una grande dote poetica.
7 commenti:
Anonimo il 30/12/2011 09:06
In particolare trovo molto belle le tue poesie brevi. Insieme descrittive ed emotive. Ciao.
Bellissima immagine. Come un faro nella notte... il pensiero di lui rende dolce l'attesa, illuminando il cuore e attraversando distanze che coprono cielo e mare...