I suoi occhi, una volta,
si muovevano agili,
e il suo sguardo coglieva i particolari,
fresca e fine la mente calcolava convenienze,
afferrava concetti, raccontava fatti e verità.
Oggi ho visto i suoi occhi, immobili,
il suo sguardo privo di luce, gelido,
depurato dall'emozione che mi fissava
con estranea curiosità.
Una volta i suoi occhi vivevano per i miei,
le sue parole cercavano la mia Anima
per ornarla di senso e di dolcezza,
ora invece il mondo mi sembra malato
come il suo sguardo e le sue parole farfugliate,
i silenzi pesanti d'una mente che incessantemente cerca
rovistando dentro i cassetti vuoti dei ricordi.
Così il destino ha voluto che ti vedessi
e di tutto ciò ne soffrissi grandemente.
A mia madre.