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Du contrat social (a Jean Jacques Rousseau)

Germoglia scatenata
negli occhi invisibili dei secoli
questa simbiosi
disarmonica eppure anelante
a scoprirsi omogeneità compiuta
di un popolo
tavolozza di mille scalpitanti colori di anime,
che aspira a scorgersi
e consolidarsi fiero decisore
del proprio ansimante futuro;
ah, la proprietà privata
questo squarcio impazzito
nel cielo tramortito dalla pioggia
ma corteggiato dal sole inscalfibile
che occhieggia sulle coscienze pure
la rinfrescante consapevolezza
che tutto appartiene a tutti,
che la felicità
è una Venere che può vestire i panni di dea
solo se parte dai nostri silenzi
per approdare alle altrui parole,
in uno scintillante compenetrarsi di destini
che racchiudono mille nomi e storie
in uno soltanto.
Siamo frammenti transeunti di vivere
chiamati a scoprirci uomini
nel nostro dare un senso alla solitudine
vivendo in altre vite
e lasciandoci da esse vivere;
la sovranità nazionale
è una stella d'avorio
che si lascia sedurre da più luci
amandole tutte
senza tradirne alcuna;
datemi la sfera più infuocata
per dichiarare guerra
ai birilli di insulsi privilegi
annientandoli a uno a uno
con i morsi della giustizia
che non si lascia imprigionare
in compiute definizioni
perchè valica i confini dell'uomo.
Ci scopriremo
piccoli mondi
che solfeggiano in uno spartito di storia
di storia in cui non hanno scelto di dimorare
ma di cui si invaghirono per sempre.

 

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1 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 16/12/2011 06:40
    Per Amore di "Madame" lasciai i miei quattro figli in orfanotrofio... "L'uomo è nato libero, ma ovunque è in catene (se non ha un soldo)... Padre del Socialismo e del Romanticismo... un grandissimo... illuminista a modo suo...

    Splendida Cristiano...

    ... occhieggia sulle coscienze pure
    la rinfrescante consapevolezza
    che tutto appartiene a tutti,
    che la felicità
    è una Venere che può vestire i panni di dea
    solo se parte dai nostri silenzi
    per approdare alle altrui parole...

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