Germoglia scatenata
negli occhi invisibili dei secoli
questa simbiosi
disarmonica eppure anelante
a scoprirsi omogeneità compiuta
di un popolo
tavolozza di mille scalpitanti colori di anime,
che aspira a scorgersi
e consolidarsi fiero decisore
del proprio ansimante futuro;
ah, la proprietà privata
questo squarcio impazzito
nel cielo tramortito dalla pioggia
ma corteggiato dal sole inscalfibile
che occhieggia sulle coscienze pure
la rinfrescante consapevolezza
che tutto appartiene a tutti,
che la felicità
è una Venere che può vestire i panni di dea
solo se parte dai nostri silenzi
per approdare alle altrui parole,
in uno scintillante compenetrarsi di destini
che racchiudono mille nomi e storie
in uno soltanto.
Siamo frammenti transeunti di vivere
chiamati a scoprirci uomini
nel nostro dare un senso alla solitudine
vivendo in altre vite
e lasciandoci da esse vivere;
la sovranità nazionale
è una stella d'avorio
che si lascia sedurre da più luci
amandole tutte
senza tradirne alcuna;
datemi la sfera più infuocata
per dichiarare guerra
ai birilli di insulsi privilegi
annientandoli a uno a uno
con i morsi della giustizia
che non si lascia imprigionare
in compiute definizioni
perchè valica i confini dell'uomo.
Ci scopriremo
piccoli mondi
che solfeggiano in uno spartito di storia
di storia in cui non hanno scelto di dimorare
ma di cui si invaghirono per sempre.